25 dicembre 2000
Respiro che rallenta e poi si ferma... battito sempre più stanco che lascia il posto a una lunga linea piatta...
La vita col suo soffio leggero esce dal tuo corpo e da lì si allontana portandoti via con sé.
Fuori le campane suonano a festa, la città illuminata celebra una nascita mentre tu muori.
Quello che sei stato, che hai fatto, le parole che hai detto e i tuoi silenzi che tanto assomigliano ai miei, si trasformano in un istante in ricordi che come vernice colorano la mente in maniera indelebile.
Il gelido marmo di una stanza buia è l'ultima immagine di quel giorno, quando con un battito di ciglia ho scacciato una lacrima... e lì nel freddo di quel luogo e del mio cuore ho sentito per la prima volta il dolore dell'anima...
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