Scorcio di vita di un innamorato cronico
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Le sue mani...
Piccole, stupende mani che si adagiavano lente sul mio petto.
Un piccolo sbuffo.
Dorme.
Al buio, nella stanza, distesa sul letto, sembra ancora più bella. Sembra quasi che Dio abbia messo tutto il suo scibile per creare una creatura perfetta.
Quanto può durare? 1 ora? 3 ore? Non importa, resterò lì a fissarla. Con lo sguardo perso, cercando di scrutarne lo splendido sogno. Quel sorriso non può significare altro, sta sognando qualcosa di fantastico.
Chissà se sono lì dentro, chissà se fra tutte le lacrime e le paure, il mio viso fa capolino.
Chissà se un giorno capirà...
Chissà se... solo dei se...
Qui, disteso al suo fianco, dove ho giurato di essere sempre, rimarrò inerme ad ascoltare il suo respiro.
Il suo respiro... Come me ogni tanto si interrompe, lasciando col fiato sospeso, per poi dolcemente riprendere il suo ritmo, e darmi la possibilità di fissare le sue labbra. Piccole stupende labbra, che non ho mai avuto la gioia di baciare. Piccole stupende labbra che hanno conosciuto troppe lacrime per ricordarsi il sapore di un vero bacio.
Ma io sono qui... La terrò stretta a me, per proteggerla, per essere sempre presente. Perché è la sua ... [segue »]
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