Voglio che sia
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...della crescita, quando credevo che così, proprio così, sarei stata per tutta la vita, e invece bastò poco, poi, per ritrovarmi senza la mia sognata e bramata identità. E non rivoglio nemmeno le dure prove dei giorni tristi, delle lotte, degli animi litigiosi, la sagoma di un uomo che scompare dietro la torre, sulla sua bicicletta, e io a perderlo di vista, dietro al raggio della curva, emblematicamente, come se lo stessi perdendo per tutta la vita, e sentire una lacrima egoista scendere dai miei occhi, egoista, tanto egoista, perdersi poi sulle mie guance, raffreddate dal vento, sulla litoranea più lunga di tutta la mia vita. Voglio piuttosto che l'orizzonte si faccia sempre più ristretto dentro di me, per toccarlo con le dita e non dover viaggiare troppo lontano quando mi va di capire dove sono arrivata. Non rivoglio le sensazioni straordinarie dei giorni superbi, né la convinzione d'essere arrivata in un punto più alto di me, tanto alto, più alto della mia testa, e molto di più ancora, e alzando il collo e gli occhi fantasticare su quanto più in alto ancora sarei potuta arrivare. Voglio solo che alla mia altezza io possa riconoscere passi di uomo, passi di ... [segue »]
Composto giovedì 10 dicembre 2009
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