Devianze
Da quando i bianchi hanno iniziato ad abbattere la foresta sono passati alcuni mesi, nel villaggio c'è atmosfera di terrore e di impotenza. Ogni colpo inferto alla foresta è una ferita aperta, i raggi del sole penetrano implacabili, disinfettano e inaridiscono.
Himoo e Simed stanno pescando in riva al fiume. Il piccolo Simed scruta l'acqua e l'esca, desidera tanto che un grosso pesce abbocchi, forse farà sorridere suo padre che con lo sguardo triste fissa il fiume, l'acqua scorre e racconta. Un albero abbattuto devia il corso del fiume, la storia s'interrompe - ricomincia d'accapo e il principio cambia.
C'è un uomo bianco sulla riva del fiume, è padre Himez, "Hai fatto una buona pesca"? Chiede al piccolo Simed.
Simed non segue più l'esca, offre al bianco un candido sorriso "Aiutaci a salvare la foresta"
"Non disperare - rassicura il sacerdote - il Signore è misericordioso, aiuta chi crede in Lui". "Allora, accompagnami da Lui" e, la speranza brilla nei suoi occhi.
Padre Himez apre il breviario, sfoglia, cerca l'immagine, la trova.
Himoo, rimasto in disparte quasi assente, dà un'occhiata all'immagine del bianco.
"La tua generosità - mormora a stento - nasconde l'insidia, ha bisogno di una fede immensa".
Composto nel 1984
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