Scritto da: Roberto Garro

Guardarla nel sonno

C'erano volte in cui mi soffermavo a guardarla a lungo, quando era stesa nel letto, ancora preda del sonno. Osservavo ogni singola parte del suo corpo che per mistico dono si mostrava ai miei occhi.
Ricordo che un tempo, quando ero ragazzino, credo che fossi stato in seconda superiore, con la scuola sono stato a visitare un museo in cui vi era una mostra sulla scultura greca. C'era una statua di Afrodite o di Venere non ricordo bene ma non è questo il punto. Il punto è che quella statua, lo ricordo ancora molto bene, era bellissima, era magnifica. Una straordinaria bellezza che sembrava potesse essere fatta da mani non umane. Ero ammaliato, paralizzato, inchiodato al pavimento.
Poi tutta la classe si mosse ed io mi spostai con lei; passando vicino alla statua vidi, bastò un attimo, il liscio marmo bianco aveva come delle soffiature, delle imperfezioni.
Lei era così, era un'incantevole bellezza e sapeva ammaliare, sapeva affascinare, e come quella statua era rovinata.
Composto nel febbraio 2009

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    Scritto da: Roberto Garro

    Commenti

    2
    postato da , il
    Grazie Matty, è una delle cose che ho scritto a cui sono più legato.
    1
    postato da , il
    bella...piccole sfumature ke danno un colore abbagliante a questo pezzo...davvero forte...

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