La porta del cuore
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Intravidi tra le gocce d'acqua un ombrellino rosa che spiccava da dietro il muro verde della siepe. Speravo con tutte le mie forze che non fosse la solita bambina che passava, non ne potevo più di aspettare, anche se dal momento in cui le avevo inviato il messaggio erano passati solo cinque minuti. Cinque minuti sotto una doccia di dolore e di tristezza senza alcun conforto e alcun ombrello, solo nella mia solitudine e solo nella mia tristezza. L'ombrellino imboccò il sentiero che portava all'interno del parco e accelerò il passo. Accelerando il passo, Angelica si fece riconoscere e insieme al suo passo accelerò anche il mio cuore; avevo passato molti tempi bui nella mia vita, molte volte toccai il fondo e molte volte anche il fondo sgretolò sotto i miei piedi, lasciandomi cadere in un buio sempre più profondo, nell'oscurità assoluta, trasportato solo dalle leggi che governano il mondo, trasportato dal vento come le nuvole, trasportato dalla corrente impetuosa di un fiume che è la mia vita. Molte volte mi trovai in questa situazione, ma questa volta era molto diverso, questa volta non ero solo contro la corrente, questa volta avevo una mano tesa, la mano di un Angelo ... [segue »]
Composto martedì 20 aprile 2010
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