Apologia di Paolo

...guancia a guancia con lo scorrere delle parole, i nostri occhi più volte si incrociarono, fino a quando spinti d'Amore non abbiamo potuto far altro che baciarci.
Ci fossimo fermati a quel bacio, la nostra sorte sarebbe stata diversa, ma non ci siamo riusciti, spinti dalla passione carnale abbiamo voluto osare di più e le notti diventavano giorni mentre noi ci univano nei nostri letti più e più volte. Io l'amavo e d'allora l'amo ancora, e per questo la divin sorte ha voluto che restassimo uniti anche nel momento dell'estrema punizione. E ora che avete saputo lasciatemi tornare al mio dolore, perché non è uomo quello che condanna una donna all'inferno, è uomo colui che eleva la sua donna fino agli altari, e in questo io non fui uomo ma bestia.