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...per scendere con lui, se non fossi stato così ostinato, forse..." "Bek, piantala!" Lo redarguì. Lui si voltò a guardarla, sorpreso. Lei gli strinse la mano. "Non serve a niente parlare in questo modo.
E successo, nessuno ne ha colpa. Ciascuno di noi ha fatto del suo meglio, in una situazione pericolosa. E il massimo che si può fare. Lascia perdere."
Bek la guardò adirato, ma lei non abbassò gli occhi. "Perdere le persone amate, amici e anche parenti, è una conseguenza di viaggi come questo. Non lo sai?
Non lo sapevi quando sei partito? La cosa ti stupisce tanto? Pensavi che non potesse succedere nulla a Quentin? Oppure a te?" Bek scosse la testa, confuso e intimorito.
"Non lo so" rispose. "Forse no." In tono meno severo, Rue riprese: "Non è stata colpa tua. Così come non è stata colpa di mio fratello o di Panax o di Walker o di chiunque altro. E solo una cosa che è successa. Un prezzo che si è pagato in cambio di un rischio corso". La conseguenza di un rischio. Messa così, era semplice.
Tu corri un rischio e il prezzo lo paga il tuo migliore amico. Bek scoppiò a piangere,... [segue »]
dal libro "Il viaggio della Jerle Shannara" di Terry Brooks
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