Fuori dal tempo
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Il vecchino stava seduto al parco, nello stesso posto di sempre, sotto lo stesso albero che da anni ormai lo proteggeva dai tremuli baci del sole. Accanto a lui la vecchina dava da mangiare briciole ai piccioni sorridente, senza nessuna preoccupazione, felice, solare. Entrambi passavano così le loro mattinate, contemplando l'infinito, leggendo un bel libro, sorridendo alla gente e lanciando briciole di pane ai piccioni. La vita ha riservato loro tanti di quegli imprevisti, tante di quelle sorprese che oramai avevano deciso di farla finita e di iniziare a godersi la loro giovinezza perduta. Non si conoscevano, semplicemente condividevano quel piccolo angolo di paradiso, quel minuscolo spazio di pace. Non si sono mai guardati negli occhi, nessuno di loro ha mai aperto bocca con l'altro, si limitavano a sedere vicino, a bearsi l'uno del profumo dell'altro, complice il vento. Eppure sentivano qualcosa, erano così vicini da poter udire l'uno i pensieri dell'altro e così il vecchino scoprì che nel sorriso sempre acceso della donna si nascondevano lacrime che non hanno mai avuto il coraggio di scendere, e lei scoprì come nello sguardo fisso dell'uomo si nascondeva una donna, bellissima e ricoperta di vermi. Un giorno quasi per caso i loro ... [segue »]
Composto mercoledì 7 novembre 2012
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