Ad occhi chiusi lo sentì arrivare. Sentiva il suo odore, l'avrebbe riconosciuto fra mille. Il corpo teso, impaziente. Aspettava il tocco di quelle mani, voleva solo quelle labbra sulla sua pelle. Era un'attesa infinita. Il giorno si incrociavano nel mondo che scorreva intorno a loro, visibili eppur nascosti. Ma la notte... la notte si cercavano. Si trovavano. Si sfioravano. Si vivevano. Si sfinivano. Avidi. Mai sazi. Al mattino restava loro il sapore sulle labbra, una scia di profumo e un'orma sul cuscino.
Composto martedì 10 settembre 2013
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