Rosso scarlatto
Camminava, in mezzo alla neve.
Gli occhi più azzurri che avessi mai visto, chiari come il ghiaccio.
Indossava un cappotto scarlatto e avanzava decisa con la musica nelle orecchie che la trasportava nei sogni più belli, lo sguardo fisso davanti a se.
I capelli biondo cenere che volavano al vento, le punte rosa, come la sua pelle chiara.
Le gote arrossate per il freddo, le labbra morbide socchiuse.
La osservavo senza che lei mi vedesse, e mentre la guardavo sentivo quel legame, quel legame di cui ho sempre sentito parlare ma in cui non ho mai creduto.
Era come se vedessi una creatura per la prima volta, la sentivo come me, vicina.
Faceva vagare lo sguardo con un'innocenza che non le apparteneva.
Sembrava un angelo ma sapevo che non era così, perché dentro di lei bruciavano la forza e la ferocia di un diavolo.
E io amavo tutto di lei, dal suo sorriso gentile al suo dito medio alzato.
Sembrava inconsapevole di essere tanto diversa da ogni altro, tanto speciale, ma io ne ero certo, lei era unica, ed era mia.
Ogni parte di me fremeva al suo pensiero, la volevo, ma lei guardava dritto, non mi vedeva.
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