Miracolo di Natale
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...di esistere. Feci un segno di approvazione col capo, mi precipitai negli spogliatoi, ero concentrato, non riuscì a spiccicare una sola parola di consolazione nei riguardi di quella donna. In sala operatoria ritrovai la mia squadra al completo, non mancava nessuno. La vita della piccola si dimostrò per noi più importante di ogni altra cosa. Cominciammo ad operare alle ventitré e trenta, terminammo la mattina di Natale alle ore otto in punto, ne uscimmo stremati. I colleghi del turno natalizio presero il mio posto, promisi di rientrare in reparto entro sera per la visita post operatoria. Tornai a casa per riposare. Feci subito una doccia ghiacciata, mia figlia preparò una camomilla doppia, mi addormentai sfinito. Il cellulare rimase acceso tutto il giorno, ma nessuno provò a rintracciarmi.
Verso sera ritornai come promesso e come di dovere in ospedale, la prima persona che vidi fu la madre, questa volta non mi fece passare, ingabbiandomi in un abbraccio tanto caloroso quanto spontaneo. Accarezzò i miei capelli, mi baciò la mano e con una preghiera quasi sussurrata raccomandò la mia anima al buon Gesù. Ad attendermi in stanza trovai Angelica, questo il nome della bambina. Sorrise di gusto nel vedermi entrare, lentamente affondò ... [segue »]
Composto lunedì 21 dicembre 2015
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