Scritto da: Pasquale Cavalera

Miracolo di Natale


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...entrambe le mani nella mia folta barba, era la prima volta che contemplava il mio volto. Così come io non avevo mai avuto l'occasione di osservare i suoi profondi occhi azzurri. Provai a fantasticarne la forma, la vivacità, il colore, l'espressione, per tutta la durata dell'intervento. Solo per un istante ebbi il timore di non riuscire a vedere quanto per ore immaginato, il suo cuoricino fragile per un attimo cessò di pulsare sangue. Il più delle volte è la lucida freddezza, naturale conseguenza di un'esperienza trentennale, che permette di riconsegnare alla vita ciò che sembra perduto per sempre. La riprendemmo immediatamente, avvenne tutto in maniera così rapida da apparire alle nostre menti soltanto come un brutto sogno.
Ora quegli occhioni mi stavano osservando, scrutavano con curiosità ogni angolo del mio faccione. Non ci separammo mai più, impossibile dimenticare ciò che in quella notte di Natale aveva legato le nostre anime in un abbraccio spiritualmente indissolubile. Angelica cominciò a frequentare la nostra casa, fin da subito le mie figlie la accolsero come parte integrante della famiglia.

Questa sera lei ed il suo ragazzo hanno cenato da noi. Avevo quasi terminato di scartare la torta, quando ho visto Angelica in procinto di ... [segue »]
Composto lunedì 21 dicembre 2015

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