Stralci del racconto di una vita

Come una scintilla che provoca una fiamma che scoppietta, il tuo sorriso, emana il calore della felicità, quanto più vicino all'amore.
- Quant'è banale - dirai - questa parola, forse neanche esiste - e ti guarderò negli occhi, mentre ti convincerai di questa bugia. Penserò alle tue mani che colsero quel fiore con i petali bianchi, in un prato colmo, tu prendesti quello e me lo donasti; penserò ai tuoi occhi comprensivi di fronte alle mie lacrime colme di paura; ricorderò quell'abbraccio accogliente, caldo, timido, quando ci rincontrammo e quello rubato nel giorno dell'ultimo saluto.
Quando mi dirai che la felicità non esiste, che l'amore non esiste, sarò di fronte a te, con in bocca ben poche parole e ti prenderò la mano destra, la porterò al mio petto e tu mi guarderai stranito, già lo so. Le tue dita vicino al mio seno ed il mio cuore in sussulto ti faranno imbarazzare, mi guarderai attento ed io ti dirò: - Quel giorno, tra mille fiori uguali hai scelto quello più bello, che più traboccava di polline, io l'ho piantato nel mio cuore, lui mi ha colorato di petali nuovi.
Istanti, semplici gesti, un sorriso, le tue labbra sulla curva del mio collo, io credo che sia questa la felicità e che di battiti accelerati, percezioni e petali colorati, sia fatto l'amore -.
Composto mercoledì 20 gennaio 2016

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