C'è sempre un appiglio per ricordare e uno sguardo distratto per immaginare.
Un sentimento contraddetto e mai rivelato.
Così fermo dentro noi da pensare di regalarlo al tempo che verrà.
Un tempo che sarebbe stato meglio fuggire o solo spenderlo per avere voglia di parlare.
Per avere un sentimento completo, come completo è guardare il sole che abbaglia.
E poterlo raccontare.
Nell'attimo in cui ci siamo perduti nel tempo fuggito, ma così fortunato che ci ha nuovamente raggiunti.
Voglio ricordare, ricordare, ricordare in questo sole infinito di ricordi.
Ma troppa pioggia è venuta giù senza il mio ritorno.
Tu non essere incerta su quello che sono.
Attendevo soltanto di essere ancora io, per rimanere di nuovo accanto a te.
Che sei diversa dalla mia abitudine.
Un'abitudine discorde perché ho baciato le meraviglie della tua pelle.
Tu, con quello che riesci in un momento.
In un momento che non basta mai.
Nel tuo volto quanti volti, ognuno dei quali si confronta con il coraggio di amare e la paura di smettere.
C'è sempre un movimento per ricordare e uno sguardo perso nel nulla per immaginare.
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