La fine

I'm good. I'm good. I'm great.

Proprio ieri ero perso, con il cuore balbettante, decisi di scriverti per cercare uno spiraglio d'amore, per dimostrare a me stesso che non fu amor vacuo. Così fu, così sarà per sempre. Non siamo destinati a stare insieme ma qualcosa ci lega, forse un vero amore. Addio, e non fu altro che cinque lettere, due sillabe, una parola, un suono a perforare i nostri cuori.

Per favore.

Due segni, due ricordi ancora più che mai ci congiungono per quanto le nostre double soul si respingano a vicenda. Oi, oi che si fa? Si va oltre alla banalità della civiltà. Siamo due radici, sotto lo stesso stelo, la stessa stella. Fui cammello, fui leone, sono il tuo bambino. Stella caduta, stella cadente nella medesima situazione, nell'ennesima emozione. E, come spirto, la scia percorro, invado lo spazio. Incontrai Francesca come fece quel povero d'un Paolo, piovra e polpo che per man d'un solo colpo fu presto morto.

Singhiozzo.

Spirale di vita, spiriti inghiottiti nella morte. Dolce la voce chiamava mentre i nostri cuori decollavano e pian piano le lettere sbiadivano. Quel che furono le pagine della nostra vita, ora non son altro che un pianto accompagnato da un sorriso. Occhi da gatto, occhi da specchio, spettro di emozioni.

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End.