Una storia accarezzata tra le pieghe dei sogni
Scegli la pagina:
...vederti più.
Non ho smesso di volerti bene, perché sarebbe come voler smettere di respirare. E non hai idea di quanto mi manchi parlare con te, raccontarti i miei successi e tutti i miei guai, ridere con te, passeggiare in tua compagnia, prenderti in giro, mangiare i dolci da Biasetto. I venerdì pomeriggio erano nostri. Ora sono vuoti. Mi sarebbe proprio piaciuto vedere Roma con te. Non scorderò mai quell'aeroporto, quest'estate.
Ma adesso sono troppo arrabbiata.
Non mi preoccupo più di tanto perché so che la tua vita continuerà benissimo anche senza di me, anzi, sicuramente meglio.
Questo è il tuo regalo.
Ludovica porge ad Angelo una busta. Lui non smette di guardarla. Davanti al braccio teso di lei, soltanto una domanda riesce a porgerle:
- Hai deciso tutto tu?
- Sì - gli risponde secca, cercando di infondere tutta la convinzione possibile alla sua voce.
Ludovica aveva messo Angelo davanti alla misera cronaca dei loro giorni insieme perché credeva ormai impossibile una comprensione reciproca. La decisione di cedergli i suoi dolori più segreti sanciva la fine di ogni attesa su di lui.
Non era un atto d'amore, bensì di rinuncia.
Angelo sentì di averla persa.
Ludovica gli volta le spalle e ... [segue »]
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti