Una storia accarezzata tra le pieghe dei sogni
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Non è facile quando si tratta di dover prendere una decisione. Bisogna armarsi di risolutezza e coraggio. Ma appena sveglia, Ludovica sentì che quello sarebbe stato il giorno decisivo.
Tra Angelo e lei erano trascorse due settimane di caustico silenzio, segnato da sentimenti testardamente inespressi. Sarebbe stato un peccato confonderli così, senza trovare pace.
Ore 8 del mattino.
"Sarà sveglio. Gli telefono subito prima di recarmi al lavoro. Non è più tempo di aspettare", pensò.
Tre squilli al cellulare. Al quarto, lui risponde:
- Ciao... Finalmente!
- Ciao. Ti chiedo un favore. Non appena finisci di lavorare, vieni sotto casa mia. È importante.
Lei è diretta. Una voce che non tradisce emozione. Lapidaria.
- Ciao piccola. Non mancherò.
"Ciao piccola? Allora non ha capito niente!"
Ludovica chiude la comunicazione, ma ha il cuore che è un martello.
Ore 18. Angelo suona al citofono. Ludovica scende. Volutamente, non lo fa salire.
Apre la porta del palazzo e lui le chiede subito:
- Io e te abbiamo deciso di non sentirci più?
- è un mese che te lo ripeto che è finita. Non credo che tu senta molto la mia mancanza. Tu non senti la mancanza di nessuno. Non desidero vederti, né ho molta voglia di ... [segue »]
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