Io voglio che tu resti. Ma non come fanno gli altri, con indifferenza verso quel dovere che li rende prigionieri. Io voglio che tu resti libera nel tuo amare, nel tuo amarmi, il dovere è solo nel saziare la fame non l'amore. Non amarmi come le primavere e i suoi colori, ma come l'ultimo fiore d'autunno, con la speranza di rinascere.
Io voglio che tu resti con il cuore, con la noia, con la gioia, voglio che tu resti con fatica e disperazione di voler andare via.
Che ne sai di tutte le volte che ti ho cercata e non ti ho trovata, e di quella volta, che avevo preso un bel respiro per dirti tutto, come se fosse quel giorno, il primo.
Lo so, non è facile amarsi nel tempo.
A volte si raccolgono i pezzi, altre volte siamo pezzi unici.
Io voglio che tu resti, ma come allora, unica, come il primo giorno.
Te lo ricordi il primo giorno?
Si, tu te lo ricordi.
Perché non ti siedi accanto a me, e me lo racconti. Non voglio sapere cosa eravamo nel mezzo di quei giorni, e nemmeno quello che siamo stati alla fine.
Raccontami il primo giorno, di quella volta che avevi preso un bel respiro per dirmi ti amo. Solo il primo, quando la distanza più lunga era un bacio.
Composto mercoledì 16 maggio 2018
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