Un cuore nella sabbia
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...sabbia, lentamente si mise in posizione seduta, si voltò verso di lei... e le spalancò addosso due occhi di un blu così intenso che a Lei sembrò che le orbite fossero oblò attraverso i quali lei continuava a vedervi, oltre, in trasparenza, il mare. Poi con voce soave come una melodia disse:
- Non è un gioco e non è la voce del mare che io sento, ma il battito del suo cuore -
Lei restò immobile, senza nulla dire, mise di nuovo l'orecchio sulla sabbia... chiuse gli occhi per un istante, quasi a voler racchiudere attorno a sè tutti i silenzi inesistenti che le onde tramutavano in schiaffi e i gabbiani in lamenti e lo percepì! Era un battito sordo, vivo, veloce e a tratti lento, ma era un battito vero! Il mare aveva un cuore! Un cuore nascosto nella sabbia che il sorriso e la semplicità di un bimbo avevano portato alla luce.
Riaprì gli occhi... era sola. Nessuno intorno. Il bimbo svanito nel nulla. Affascinata da quel l'evento... con in testa fiordi di pensieri, prestò di nuovo l'orecchio alla sabbia, questa volta tenendo gli occhi spalancati con la speranza di vederlo sbucare all'improvviso da dietro qualche barca arenata. Ed eccolo di nuovo, il battito! Velocissimo... questa volta di più... Stette a lungo ad ascoltare... quel rumore, e più il tempo passava e più le appariva "familiare".
Fu allora... che capì!
Il battito che la sabbia le stava restituendo, unito alla voce del mare e ai silenzi dell'anima... era il battito del suo cuore.
Un cuore, che spesso si era dimenticata di ascoltare...
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