Un grillo e un prato
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Ero andata all'imbrunire in quel piccolo fienile,
li al caldo accoccolato ho rivisto il mio bel prato,
di un colore differente lo vedeva la mia mente,
ora oro come il sole e non ebbi più parole.
Mi ci stesi pigramente e lasciando il presente
lo rivissi nel passato ondeggiante indimenticato
e tra un fresco venticello lo vedevo forte e bello,
a ridarmi con passione ogni vecchia sensazione,
che li avevo già provato e il ricordo indietro andato
mi rapì e andando via io rivissi la vita mia.
Un certo grillo con parola, imparata tutta a scuola.
Sentì un giorno un gran bisogno di spezzare il mio bel sogno
che avevo cavalcato e che mai avrei lasciato,
ma quel grillo assai parlante di parole ne aveva tante,
di saggezza infinita lui riempiva la sua vita
e mi resi subito conto che da tempo girava in tondo,
da tanti anni lui mi guardava, ma certamente non scovava
il mio vero e gran pensiero che lui non credeva vero
che di figura si presentava, ma di profondità ora parlava.
Lui mi disse di lasciare il mio sogno via volare,
che non potrei aver avuto un suo sol semplice aiuto
nel portare ancora avanti verso il mondo dei sogni infranti
quella grande storia ... [segue »]
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