Lettera amara
Alla fine ci sono cascato. Una di quelle cose che mi sono sempre piaciute. E alla fine ci sono cascato come tante volte ho fatto cascare. Con e solo parole. Alla fine di che stiamo parlando? Di altre parole, sopra tutte, quelle non dette. Da me. Mi sei entrata in circolo come la nicotina della sigaretta che ho appena buttato. E prima o poi ne uscirai. Come tutto il resto. Ma resterai per sempre nel mio corpo, una mia parte che porterà il tuo nome. E non è voglia di farmi male. E non starò male. Ma di certo non mi farà piacere. Tutti quelli che hanno conosciuto quel personaggio che indossa la spada e e veste uno scudo hanno cambiato la persona che lo contiene. Come un'onda che ti travolge e ti regala un piacevole senso di senso di smarrimento. Occhi chiusi, faccia a terra. Il fruscio del vento porta il rumore di palme e l'odore di cocco e olio. Forse sarà li che ti ricorderò, su quelle spiagge bianche e sotto un bel sole o magari una luna piena... Torno al mio sole e alle mie ginestre più leggero, sperando che tu abbia trovato quello che io invece ho perso. Un bacio, dolce. Anche se...
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