Il polifemico occhio (parte seconda)
Scegli la pagina:
...Tre legni piantati e al centro depongo di rovi corona.
Cammino al mio passo e vò in groppa a un destriero.
Ragazzo: Oh padre sublime, un cavallo alla fine.
Padre: Non fine ma inizio e corsa veloce dove il masso si sposta e
nel fondale strapiomba con magica forza.
Un frate mio amico, conduce il cammino,
un sacco egli porta e vagabondo loda.
Minimo è il pensiero e semplice il suo frutto non figlio
ma amor soave mi offre in dono e
tende l'orecchio al serpeggiar di serpi snidate e falsamente fiere.
Ragazzo: O padre schiacciare tu puoi i rettili strisci.
Padre: Non posso mio caro si annidano e di cova son ora e aumentar ancora.
Ragazzo: Che triste destino!
Padre: Lo hai detto bambino. Quaranta i denari e 22.000 i martìri.
Voce oltre campo: Non proferir parola alcuna omo, ti redarguisco!
Osserva il polifemico occhio ed insegna il sentimento.
Colui che ti è accanto è il prediletto!
È un opera pensata per il teatro.
Narra di un uomo rapito dagli scienziati per creare un robot con intelligenza umana.
L'uomo nutre il robot con il suo DNA e quando finisce il compito viene ucciso in quanto schiavo.
Il robot è simile ad un ragazzo e non è cosciente di non essere umano.
Gli vengono impartite molte informazioni ma dallo schiavo deve apprendere i sentimenti.
Da lui imparerà in gran segreto la libertà, la giustizia e la dignità dell'uomo.
Solo dopo che avrà appreso tutto, accanto al corpo esanime del padre, scoprirà di avere un altro padre scienziato e di non poter fuggire per conoscere la liberta in quanto robot e si auto-distrugge.
Composto giovedì 24 ottobre 2013
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti