COLEI CHE BREVEMENTE FU E CHE MAI IN VITA CONOBBI
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...soave
di dolcezza inebriata
m'appar dinanzi
ancor e sempre.
Nitida sagoma,
a tratti t'avvicini
di colpo, opaca t'allontani.
Le sciolte tue trecce
dal terreno mondo sembran distaccarmi
trascinandomi in sconosciute dimensioni
dove neanch'io so chi ero, chi sarò.
Fulgidi gli occhi tuoi
m'abbaglian forte
ed io ti sento in me
o sconosciuta immagine
di profondo mistero velata.
Non un volto, non una realtà
solo negletti ed esili fiori
ed un'antica tomba assopita accanto
per trattenere forte
l'enigma della tua sorte.
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descrizione d'un ritratto funebre
Da lassù, in uno strano sogno, Marietta mi narrò del giorno in cui morì.
Quel suo lontano ricordo del 28 settembre 1872.
"Ancor limpido era il sole della mia giovinezza
anche se lì fuori con pioggia e vento
battea la morte alla mia porta
e con voce certa ma affannata forte mi gridava:
" Vieni Marietta, presto vieni ".
Ricordo lontanamente che in un primo momento
un brivido di paura m'assalia fino a farmi tremar
ma poi aprendo nuovamente gli occhi
il composto sguardo di mio padre il mio coraggio mi ridiede
e mentre un prete mi donava l'estrema unzione,
io sentivo di dover andare fra le secrete cose.
Scendean dalle scale le mie cugine
tristi apparentemente ma contente e fredde nell'animo,
mi facean pena vederle illudersi ancor
di quella lor vana ricerca della terrena bellezza
che come un fiore dal petalo si ... [segue »]
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