Il trapasso di Gondrano
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In una tarda serata d'estate improvvisa voce corse per la fattoria che qualcosa era accaduto a Gondrano. Era andato solo a trascinare un carico di pietre al mulino. E purtroppo la voce era vera. Pochi istanti dopo due piccioni vennero in rapido volo con la notizia: "Gondrano è caduto! È sdraiato su un fianco e non riesce ad rialzarsi!".
Mezza fattoria corse all'altura ove sorgeva il mulino. Là giaceva Gondrano tra le stanghe del carro, il collo allungato, incapace persino di sollevare la testa. L'occhio era vitreo e i fianchi coperti di sudore. Un sottile filo di sangue gli colava dalla bocca. Berta gli si inginocchio accanto.
"Gondrano" gridò "come stai?"
"Sono i polmoni" disse Gondrano con voce flebile.
"Non importa. Credo che potrete finire il mulino senza di me. Vi è una buona scorta di pietre di riserva. In ogni caso, avevo solo un mese davanti a me. A dire il vero, aspettavo con grande desiderio il momento del mio ritiro. E forse, poiché anche Benjamin sta diventando vecchio, gli permetteranno di ritirarsi con me e tenermi compagnia".
"Bisogna cercar subito aiuto" disse Berta. "Che qualcuno corra ad avvertire Clarinetto di quanto è successo."
Tutti gli animali corsero immediatamente alla ... [segue »]
dal libro "La fattoria degli animali" di George Orwell
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