Il chitarrista
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Il chitarrista avanzò a passi lenti e sicuri, sembrava ancora più alto e magro così vestito di nero, neri i capelli neri gli occhi che socchiudeva leggermente alla luce dei riflettori. Il suo sguardo si posò sulla folla che gremiva la sala e per un attimo si soffermò su qualcuno che lì nella calca lo salutava freneticamente. Un lieve sorriso gli increspò le labbra, ma fu un attimo e sul viso tornò l'espressione seria e concentrata che sempre assumeva prima. Si avvicinò allo sgabello accanto al microfono e vi si sedette con un movimento agile ed aggraziato; poi abbracciò la chitarra che fino ad un attimo prima aveva mantenuta stretta al suo fianco; l'abbracciò, tenendola sulle ginocchia ed inclinando leggermente il capo stette a guardarla. Nella sala il vocio di poco prima era ora un brusìo leggero. Poi fu il silenzio. Il chitarrista non si mosse per qualche minuto, concentrato, chiuso in sé. Quello era il momento in cui svuotava la mente da ogni pensiero, la respirazione lenta e profonda, il ritmo calmo del proprio cuore e diventava una cosa sola con la sua chitarra. Poi le mani agili e sottili pizzicarono le corde, prima lievemente, e poi sempre più ... [segue »]
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