È teoria possibilista, quella che dice:
"un oggetto/elemento non è da definire infinitamente divisibile, ma piuttosto è infinitamente sovrapposto a oggetti/elementi, equivalenti e diversi come identità/entità numeriche. Gli elementi sovrapposti, che formano la materia, possono essere scomposti e distinti singolarmente, perché se è vero che la materia è compressa poi, sottoposta a qualche forza, viene decompressa e si espande. Ciò provoca questo districamento sullo spazio degli oggetti/elementi e un loro allontanamento. La quantità numerica di queste" divisioni "degli elementi, non viene nel tempo appresa, ma contiene il proprio codice già dietro ciò che si cela nella sovrapposizione degli oggetti allo stato iniziale, prima di ricevere qualche stimolo che ne rivelerà la natura, cioè: un elemento/oggetto non è mai singolo ma sempre plurale. Già allo stato iniziale (prima di un intervento esterno), dove si nota soltanto un oggetto, ce ne sono due tre ect., quante suddivisioni/scomposizioni potranno essere effettuate."
Esempio particolare - tanti cerchi spinti da una forza a muoversi vicini si incastrano e formano un legame quasi insolubile. Dove si nota un solo cerchio (o un altro soggetto) può celarsi invisibile, ed esserci qualche altro cerchio, o oggetto similare, a ciò a cui è sovrapposto, che può rivelarsi in seguito a uno spostamento che sembra scomporre un elemento come il cerchio in due, tre, ect. Suddivisioni.
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