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...i morti non può farmi dimenticare i miei figlioli vivi.
Io non voglio che essi facciano quella tragica fine. Se un giorno sapranno offrire la loro vita in sacrificio ne sarò orgoglioso, ma che sia per la causa di Dio e dei poveri, non per il signor Savoia o il signor Krupp.
Bisognerà ricordare anche le guerre per allargare i confini oltre il territorio nazionale.
Ci sono ancora dei fascisti poveretti che mi scrivono lettere patetiche per dirmi che prima di pronunciare il nome santo di Battisti devo sciacquarmi la bocca.
È perché i nostri maestri ce l'avevano presentato come un eroe fascista. Si erano dimenticati di dirci che era un socialista.
Che se fosse stato vivo il 4 novembre quando gli italiani entrarono nel Sud Tirolo avrebbe obiettato. Non avrebbe mosso un passo di là da Salorno per lo stessissimo motivo per cui quattro anni prima aveva obiettato alla presenza degli austriaci di qua da Salorno e s'era buttato disertore, come dico appunto nella mia lettera.
"Riterremmo stoltezza vantar diritti su Merano e Bolzano" (Scritti politici di Cesare Battisti, vol. II, pag. 96-97). "Certi italiani confondono troppo facilmente il Tirolo col Trentino e con poca logica vogliono i confini ... [segue »]
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