Scritto da: Marianna Mansueto
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...che lo Stato onora con medaglie e monumenti.

E infine affrontiamo il problema più cocente delle ultime guerre e di quelle future: l'uccisione dei civili.

La Chiesa non ha mai ammesso che in guerra fosse lecito uccidere civili, a meno che la cosa avvenisse incidentalmente cioè nel tentare di colpire un obiettivo militare. Ora abbiamo letto a scuola su segnalazione del Giorno un articolo del premio Nobel Max Born (Bullettin of the Atomic Scientists, aprile 1964).

Dice che nella prima guerra mondiale i morti furono 5% civili 95% militari (si poteva ancora sostenere che i civili erano morti "incidentalmente").

Nella seconda 48% civili 52% militari (non si poteva più sostenere che i civili fossero morti "incidentalmente").

In quella di Corea 84% civili 16% militari (si può ormai sostenere che i militari muoiono "incidentalmente").

Sappiamo tutti che i generali studiano la strategia d'oggi con l'unità di misura del megadeath (un milione di morti) cioè che le armi attuali mirano direttamente ai civili e che si salveranno forse solo i militari.

Che io sappia nessun teologo ammette che un soldato possa mirare direttamente (si può ormai dire esclusivamente) ai civili. Dunque in casi del genere il cristiano deve obiettare anche a costo ... [segue »]

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