...questo contesto sono i più adatti per verificare la rispondenza delle dinamiche e riescono a misurare il grado di degrado della società. Il fine di ogni branca della medicina è il sostegno dell'individuo che soffre se mai ne è capace e offrire la cura appropriata finalizzata alla restituzione della vita in modo da considerare il futuro un bene restituito. L'anima che si ammala, uccide ogni organo ed accellera il processo di morte già avviato per sua natura alla fine dello sviluppo individuale. Anche i detenuti sono cittadini. Aiutarli significa aiutarci ad avere una vita sociale migliore. Io li manderei in un'isola a vivere come si usava fare anticamente. Il problema di fondo perciò è la rieducazione del popolo. Infatti non si può pensare che davanti ad una corruzione generale ci siano veri unici colpevoli di furto. Non basta colpire il piccolo gruppo ma lavorare sulla massa per ottenere la giustizia vera. Io sono favorevole all'apertura di istituti di educazione dell'infanzia dove tutti incondizionatamente per almeno due secoli sono educati a vivere secondo i principi di tolleranza, solidarietà e complicità nell'avvio di pensieri e di fatti che concorrono allo sviluppo civile favorito dall'autonomia costruita con gli strumenti messi a disposizione del Governo per renderci più colti e consapevoli nelle scelte. Prima di me questa idea l'ha avuta Mussolini creando i Balilla. È cosa buona in un mondo corrotto o potenzialmente confuso da troppe condizioni: l'inserimento di altre civiltà, la nostra ignoranza e l'intolleranza verso gli altri, la non capacità di creare lavoro, economia corretta per tutti e vita sicura.

Francesca Genna

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