Scegli la pagina:
...monumentale, capelli bianchi, sessant'anni fuggiti da tempo, saggio, buono, pialla il legno come carezza le anime. La sapienza nella conoscenza degli uomini lo consiglia d'abbandonare la Galilea, gente rozza e primitiva nel sentimento per recarsi in Egitto dove il popolo è pagano ma colto e benestante, dove lui potrà esser padre salvando l'onore dell'innocente.
Fu famiglia felice, vere anime morbide, nei ridenti e sereni 12 anni di esilio
la venerabile Maria non poté non innamorarsi di Giuseppe, vuoi per riconoscenza, vuoi per l'effettivo valore dell'uomo donò ad esso 3 figli, Giacomo, Giosuè e Simone.
Elisabetta s'innamorò in questi anni di un bellissimo giovane di Tiberiade e ampliò la famiglia di due splendide femminucce.
I ragazzi crescevano forti, sani, incredibilmente intelligenti e scaltri; lavoro, cultura e amore era il verbo.
Il piccolo Gesù, questo fu il nome che Giuseppe diede al figlio dell'ignoto, era molto esuberante e curioso, a undici anni conosceva tre lingue e la Thorà a memoria.
L'aggettivo consono era "carismatico". Aveva un sogno, liberare il popolo d'Israele dal giogo romano, insegnando l'anima, estinguendo il paganesimo, diventando Re.
Giovanni e Gesù erano i preferiti l'uno dell'altro, Giovanni ascoltava rapito e affascinato i monologhi del Cugino, i racconti dei suoi miti.... [segue »]
Composto giovedì 28 ottobre 2010
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti