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...genti di Gerusalemmè.
Riflettendo aggiunse
'l'unico rammarico sarà non poter inoculare il mio credo a miei eredi come Davide fece proficuamente con Salomone ma avrò più mira con i proselitì.
Giovanni poco più grande era già uomo libero e forse reso immenso dal verbo di Gesù lasciò la famiglia in cerca di fortuna e adepti Battisti.
Al grande amore per il popolo mescolato all'arrivismo della famiglia, l'occasione per cambiare le realtà pagane in un credo unico si presentò quando Gesù era appena dodicenne.
Dato per certo che per fare proseliti errando occorresse danaro e che parvenza di misticismo ci dovesse essere nelle profetiche parole di chi narrasse parabole amorevoli, l'occasione parve unica.
Il compagno di Elisabetta era socio di una famosa locanda sul lago Tiberiade, a giorni aveva prenotazione per un matrimonio nobile, discendenti del Faraone, possidenti ricchissimi, un'intera città invitata all'evento.
Gesù e il parente acquisito discussero molto, il rozzo locandiere non vedeva oltre,
ascoltando Gesù rimase affascinato dall'illuminante idea
'Ascoltatemi tuttì disse quando la famiglia tutta era riunita intorno al desco davanti alle pietanze intonse
'i locandieri non faranno alcun ordine a nessuna azienda vinicola, si dirà che la fornitura è stata depredata dai romani, la mattina della festa saremo lì,... [segue »]
Composto giovedì 28 ottobre 2010
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