Non esiste l'"uomo perfetto", quantomeno non nella totalità delle valutazioni della collettività.
Ti muovi con onore, sfiori con sensibilità le anime, nulla devi a nessuno di materiale, discreto nel non offendere le stupidità.
Il tuo matrimonio, cuspide d'amore della vita, lo vorrai condividere in vanagloria.
Vorrai atmosfere rinascimentali e banchetti luculliani da offrire a chi, nel cammino, ha incrociato il tuo sguardo. "Solo vanità" sarà comunque la critica di molti che incrociando i riflessi dei tuoi occhi non avranno percepito l'idioma dell'animo.
Vivi, vivi percependo la tua perfezione, urla di gioia, piangi del dolore, picchia, accarezza, ama, odia anche se devi, quel che consiglia l'onore del cuore è la vita.
Alla fine dello spettacolo della vita pochi e sommessi saranno gli applausi delle altre comparse per il tuo "es"... qualunque esso sia.
Composto domenica 30 agosto 2009
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