Ketty e il problema
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...quasi rinnego la mia vita fondata sui libri.
Questa notte i ricordi cadono su di me; ritornano immagini, eventi, scene di vita vissuta; momenti che riaffiorano dal passato, che escono dall'oblio; piccoli particolari che fanno soffrire e ricordare.
Ricordo Nicholas. Era un ragazzo estroverso, espansivo; tutto il contrario di Ketty, chiusa e silenziosa. Nei freddi pomeriggi di inverno andavo a casa di Nicholas per giocare a carte o a dama. Giocavo, e intanto ammiravo Ketty china sul suo ricamo. La ragazza lavorava in silenzio, mentre io di sfuggita la osservavo e la desideravo. Ah, quanto la desideravo... Ma lei appariva fredda, lontana e non parlava mai.
A volte io e Nicholas stavamo in salotto perché lui fumava molto, mentre Ketty stava in cucina a preparare i cibi. Potevo vederla dalla porta aperta o dai riflessi sui vetri della credenza.
Nei nebbiosi pomeriggi delle domeniche di inverno, mi piaceva andare da Nicholas per scaldarmi accanto al camino. Se Ketty si trovava in cucina, usciva subito per andare in un'altra stanza. Ma mi bastava vederla di sfuggita per sentire la mia anima illuminarsi durante tutto il giorno. E segretamente io mi dicevo: "Oggi è stato un pomeriggio fortunato; oggi ho visto Ketty".... [segue »]
Composto giovedì 30 novembre 2006
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