L'Ombra della Luna
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Sul campanile della cattedrale l'orologio scandiva inesorabilmente il tempo mentre la luna soffice e bianca stava sospesa sopra i tetti. A quell'ora Leonardo Ventura correva sull'asfalto di velluto alla velocità del tempo incontro all'orologio della cattedrale. La moto s'impennò e Leonardo precipitò in faccia all'orologio, si spiaccicò sul tempo dove restò l'ombra della luna, un buco nero nel quadrante. ~ Aldilà un manifesto pubblicizzava con caratteri gotici le ombre. Leonardo era immerso nell'acqua fangosa che lo paralizzava. L'acqua saliva velocemente, giunse alla gola proprio quando un vortice aveva cominciato a risucchiarlo come una tromba d'aria capovolta con il cielo a terra e il mulinello lanciato sull'orizzonte di Leonardo che cercava inutilmente di sfuggire all'amo. – Aiuto! - credeva di aver chiesto ma aveva emesso un urlo sordo alle sue stesse orecchie. Con il nodo in gola che gli strozzava il fiato, a palpebre serrate, era sceso velocemente nell'abisso fangoso e - in quel luogo non c'erano misure per le distanze - si era curvato in direzione orizzontale attratto da una calamita. Era stato inutile opporre resistenza. Le gambe di Leonardo non erano più tese, l'attrazione improvvisa lo aveva steso supino mentre la botola si richiudeva e serrava fuori l'acqua, si ... [segue »]
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