Silviade (1a parte)
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...Veltroni sempre più assente, di poi fuggente, senza per niente considerare un Di Pietro solo e sempre urlante, ma tanto più perdente, messo alle corde e disinnescato di ogni mordente. Con tanti personaggi per niente affidabili ben volentieri farebbe merce di scambio, a proprio uso e consumo, ma poi non sapendo più cosa farsene li butterebbe o meglio li cestinerebbe. Da presidente di calcio, di certo il più oculato e vincente, quella folta schiera di inutili politici, per giunta costosi alla nostra comunità, li metterebbe sul mercato come materiale di compravendita, vendendoli e rivendendoli a loro stessa insaputa con referendari segni e incontestabili fini di pronto guadagno. Dopo avere illuminato, nonché alimentato con vera sostanza, il grande e buon Mike con Maurizio Costanzo, da novello re Mida, di certo più astuto, trasformò in aurea miniera ogni media comprata, indi toccata! Con solita lungimiranza, toccò anche Sacchi che si ritrovò, a sua stessa insaputa, stratega vincente e stregone della "zona" al punto che San Siro divenne il palcoscenico verde del teatro la Scala con il Nureiev calcistico nella affascinante veste di un Van Basten danzante tra magiche fantasie. A Milano corrono adesso i tempi di Adriano imperatore tra tante zozzerie, infime ... [segue »]
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