Sette per sette
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Soermejolo, vedendo come era tutta sporca e trasandata quella ragazza, tremolante e sfinita, indifesa, subito propose di ospitarla in casa, "ma non nel mio letto" precisò.
Sfarzolo rispose che una così bella donnina, doveva essere certo di nobile rango, "peccato che abbia avuto così poca cura dei suoi bei vestiti" quasi sospirò, poi si affrettò ad aggiungere che nemmeno il suo, di letto, era disponibile.
Temazzolo, incavolato come sempre, stava già guardando in giro, dando poco peso alla discussione sul da farsi con la fanciulla, "scappa da qualcuno, sicuramente la prima preoccupazione era per i suoi vestiti. Prevedo guai, del resto agli scemi arrivano sempre problemi", mano sull'elsa della daga infoderata, e sguardo sarcastico al fratello.
Magnolo, che sembrava un grosso pallone, mentre sgranocchiava un cosciotto d'agnello(...), "è abbastanza magra, per fortuna, non credo ci porterà via troppo cibo".
Rosicolo invece stava zitto, guardava la delicata ragazza, pensando che essere nobili avrebbe risolto certo molte cose.
Arobbamianunsetoccaolo, detto Arobbolo per comodità, disse solo "è inutile che ve lo dica", lasciando intendere che non era certo lui disposto a cedere il suo letto, come tutte le sue cose!
Cheddupallolo (detto Cheddu), se ne stava sdraiato nel suo piccolo giaciglio, aspettando che ... [segue »]
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