Rapput - Senza Fiato
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E quella volta una domenica d'ottobre già l'autunno ci moriva addosso, io fumavo sigarette amare, tu come uno specchio rotto riflettevi quell'immagine sbiadita del ricordo del frammento di un brandello del profumo di quell'angolo d'estate e mi dicesti: "Voglio vivere la vita come un alito di vento nell'aurora ch'è inseguita dalla notte già racchiude le speranze d'un domani tutto mio che mi appartenga e come donna accarezzare nuovi scampoli d'assenza" io dicevo "Sì, capisco vuoi gli scampoli d'assenza" ma pensavo... "Puttana".
Così pensasti, decidesti, mi annunciasti "Quest'estate vado in Grecia con Giovanna mi preparo ad accarezzare nuovi scampoli d'assenza" io ti dissi "Scusa cara, cosa cazzo ti prepari per l'estate siamo ad ottobre è quantomeno prematuro" tu piangesti tutta notte ed al mattino ti svegliasti gli occhi pesti ripiangesti mi dicesti: "Siamo onesti vuoi che resti per tarpare le mie ali ed impedirmi di volare e come donna accarezzare nuovi scampoli d'assenza". Io ti dissi "No, prudenza non potrei vederti senza quei tuoi scampoli d'assenza io rispetto le tue scelte" questi dissi ma pensavo dentro me che tu e Giovanna in Grecia c'andavate solo per sentirvi... "Puttana".
Poi sei tornata dalla Grecia io fingevo che non m'importava niente, ti chiedevo ... [segue »]
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