L'Alabrador
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Tirargli dal muso le calze? E in quanti brandelli?
Non resta che rassegnarsi, ancora una volta ha vinto lui: - Vieni, ti do due crocchette... - dico con voce simile a quella del maligno nell'Esorcista, e solo allora (capisce, capisce, glielo potreste dire in cinese, lui capisce benissimo quando si tratta di cibo...) le calze cadono magicamente dalle fauci (i suoi denti si possono misurare in cm quadri) non so in quali condizioni, e lui si va a mettere tutto composto e sbavante (peggio dei cani di Pavlov) davanti alla sua ciotola, in attesa del pagamento dell'orrendo ricatto...
Vorrei farvi un elenco di tutte le cose che Tobia ha mangiato in casa nostra (lasciamo perdere le escursioni esterne...) da quando era piccolo: ciabatte innumerevoli e di vario tipo (a un certo punto camminavamo, rassegnati, con ciabatte spaiate di vario genere, cercavamo solo di appaiare i numeri delle varie destre&sinistre superstiti) un cellulare, un cordless (per la par condicio), occhiali da sole, mascherina di gomma dell'apparecchio inalatore nuovo, spigolo di muro in camera da letto e soggiorno, una soppressata autentica calabrese, piccante (una settimana di cure veterinarie...), pacchi di biscotti e taralli in numero indefinito (sempre con cure ... [segue »]
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