Lyrik (commedia di amor scortese)
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È notte, come tutte le storie che parlano di questo genere di incontri, non c'è momento alcuno migliore della sera per descrivere l'attimo celestiale in cui ci si scambia delle pillole di apprezzamento amorevole.
Lei e Lui sono l'una nelle braccia dell'altro come solo chi ama può capire, come solo chi sa può definir letizia quel velo che nasconde la malizia mal celata.
"Io ti amo come nessun altro, fin dal primo attimo in cui i miei occhi colsero il tuo sguardo, i tuoi zaffiri azzurri che splendono sul tuo volto".
Disse Lei con fare mieloso.
"Non voglio che quest'attimo finisca amore, tienimi stretta tra le braccia tue come se non ci fosse un domani, stringimi e accarezzami i capelli come la prima sera passata insieme".
La ragazza prese la mano del ragazzo accarezzando le dita sue, portando la propria destra al pari della sua sinistra in maniera tale da formare un cuore, un abbagliante cuore amantineo.
"Cosa c'è di più semplice di una felicità? Molti ne hanno paura, altri la rifuggono poiché non sanno creare la possibilità di tale ricorrenza e allora cadono nella disperazione e nella tristezza esistenziale".
Ancora disquisì Lei, come è chiaro si tratta di una ... [segue »]
Composto venerdì 27 novembre 2009
dal libro "Bassa Marea" di AA. VV.
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