I migliori racconti inseriti da Andrea Manfrè

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Frasi di Film, in Umorismo, in Leggi di Murphy, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritto da: Andrea Manfrè

L'ombra nella Bottiglia

Primavera.
Il cielo era magnifico, libero da nuvole al centro, velato appena nella parte inferiore da uno strato sottile di polvere luccicante. Stelle a grappoli, e onde lievi a levigare il grande cristallo: la luna si cullava tra gli scogli, e foglie s'agitavano, tentennavano, percorse da... [continua a leggere »]
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    Scritto da: Andrea Manfrè

    La saga infinita e la magia del doppio sole

    Cinema. Alla terza volta che mio figlio mi ha chiesto "Ce ne andiamo?", scrutandomi dalla poltrona azzurra piena di briciole di pop corn, gli ho risposto: "Sto leggendo i titoli di coda, sono importanti". E lui mi ha creduto. Invece non ce la facevo proprio a tirarmi su da quel sedile. Come... [continua a leggere »]
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      Scritto da: Andrea Manfrè

      Dalla Scozia, whisky violini e moschetto

      Bill Yancey era un vecchiaccio in puro stile Walt Whitman, un grido barbarico lanciato dal profondo della foresta nella contea di Watauga. Coltivava grano, ma non ci faceva il pane. Del resto il fazzoletto di terra dietro la sua stamberga di assi non sarebbe bastato a sfamare tutti gli Yancey... [continua a leggere »]
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        Scritto da: Andrea Manfrè

        La brioche abbrustolita e il cliente dei sogni

        Era lì. La figura si stagliava netta sul contorno della porta d'ingresso, sottolineata, per contrasto, dalla luce del mattino. Era lì, sospeso nel tempo infinitesimo tra l'istante in cui la sua mente ne aveva percepito la presenza e quello in cui l'aveva riconosciuto. Abito grigio, cravatta blu... [continua a leggere »]
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          Scritto da: Andrea Manfrè

          Così beffai la morte con una fetta di torta

          Sentì il cuore scartare di colpo e poi accelerare brutalmente e un dolore lancinante attraversargli il petto come una pugnalata. Capì subito che si trattava d'un infarto e chissà perché gli venne in mente la torta, sì, proprio la torta che sua moglie aveva preparato e quella fetta che adesso... [continua a leggere »]
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            Scritto da: Andrea Manfrè
            È passato ormai tanto tempo, quasi un secolo, e quei nomi incisi nella lapide sul frontale della chiesa del villaggio, a futura memoria di chi è caduto per la patria, non sono altro che lettere sconosciute ai più.
            Vado spesso in quel dolce paese di montagna, ai piedi delle Dolomiti, sia per il... [continua a leggere »]
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              Scritto da: Andrea Manfrè

              Zen e quelle perdute nebbie adolescenziali

              Uno dei giorni scorsi mi trovavo a sognare ad occhi aperti -o semiaperti, dal momento che il peso degli anni trascina le palpebre sempre più giù- ed ero preso da una insana nostalgia per le dense e secche nebbie della mia infanzia ceretana. A coloro che invecchiano succedono strane cose e queste... [continua a leggere »]
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                Scritto da: Andrea Manfrè

                Una lettera a mio padre e il tocco di un angelo

                Una mattina di metà novembre. Il grigio umido, l'aria rarefatta, il freddo che tagliuzza la pelle del viso e la nebbia. Gli ingredienti fondamentali del clima della mia città. Appena sveglia, mi coglie una sensazione positiva perciò mi dico: "Oggi è un buon giorno per andare. Vado da mio padre... [continua a leggere »]
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                  Scritto da: Andrea Manfrè
                  Alle 19 e 30 ogni sera don Ciccio Marruocco chiudeva il suo negozio. Pignasecca, Napoli, Italia, un pezzo di via tra Montesanto e piazza Carità, da un lato via Toledo dei negozi, dall'altro i Quartieri Spagnoli. Tutte le sere dal lunedì al sabato, don Ciccio abbassava la saracinesca del suo... [continua a leggere »]
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                    Scritto da: Andrea Manfrè

                    I sognatori non sanno cosa vuol dire correre

                    "Bleah che tanfo!". Annuso le scarpe e il naso stesso si ritrae pur di non percepire quell'odore di formaggio ultrastagionato e sudore. Le lancio per terra. Ma chi me l'ha fatto fare! Un diciassettenne che partecipa a una gara di corsa, undici chilometri, nella categoria a, dai diciotto ai trent... [continua a leggere »]
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