Scritta da: Anna De Santis
Una supposta ad un razzo: beato te che vai in cielo.
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Una supposta ad un razzo: beato te che vai in cielo.
Una banana ad un vibratore: che tremi a fare a te mica te se magnano.
Un uomo era fissato con la mazzafionda, quello strumento fatto con un pezzo di legno ed un elastico per tirare pietre. A forza di dar fastidio a tutti, lo rinchiudono in un manicomio per poterlo curare. Dopo un anno il dottore lo manda a chiamare per vedere se è guarito dalla sua mania di tirare pietre e gli fa un colloquio: Allora, come stiamo, vediamo se posso mandarti fuori, ormai sei grande ed è ora che ti trovi una ragazza e metta la testa a posto. Cosa vuoi fare? Il ragazzo tranquillo risponde: voglio sposarmi. Bene, fa il dottore, e poi? Voglio andare in viaggio di nozze. E poi? E poi la porto a letto, comincio a spogliarla, le tolgo la camicetta, la gonna... E poi fa il dottore? Poi le tolgo le mutandine ed il reggiseno... e con tutti quegli elastici mi ci faccio la mazzafionda.
Il parroco di una città campana pensa bene di fare un pullman e di mandare i suoi più sfortunati parrocchiani a Lourdes. Si preparano ciechi, storpi, balbuzienti, e tanti poveri malati. Il pullman è pronto per partire, passa una settimana e ritornano tutti ciechi, storpi, balbuzienti e tanti poveri malati. Il sacrestano: né don Gennà, vir ca Lourdes era chiuso.
La moglie napoletana si sveglia preoccupata: Gennà tengh e perdite, Gennà tengh e perdite. Carmè nun me scuccià, telefona a o duttore...
Dottò, dottò... pronto, tengh e perdite, dottò tengh e perdite... E ho capito, ma parecchie... no pa fessa.
In un albergo c'è una coppia in camera che non scende nemmeno per mangiare, il proprietario preoccupato manda il cameriere a vedere e per tutta risposta si sente rispondere: grazie non vogliamo mangiare, viviamo dei frutti dell'amore. Passa un giorno e gli ripetono la stessa cosa: noi viviamo dei frutti dell'amore.
Il proprietario si trova sotto la loro finestra e vede in terra un mucchio di preservativi. Sale dalla coppia e da dietro la porta grida: potete anche vivere dei frutti dell'amore, ma non buttate le bucce giù dalla finestra.
Un contadino preoccupato per il suo asino che sta male va dal veterinario. Il dottore capisce subito che è un leggero blocco intestinale e prescrive delle supposte da mettere nell'ano.
Il contadino torna a casa e va subito nella stalla per mettere la supposta al suo asino. Gira intorno all'animale ma non sapendo che cosa fosse l'ano, cerca inutilmente, gira e rigira poi si rivolge all'asino che nel frattempo si era leggermente arrabbiato: ridi ridi ca se nun trovo st'ano n'culo te la metto.
Il ballo dei militari in pensione. Un vecchio ufficiale con tutte le sue belle medaglie puntate sul petto, balla con una bella signora, le fa tanti complimenti e poi le chiede il suo nome. La signora lo tiene un attimo sulle spine e poi: indovini, è una cosa che tanto sognavate in trincea, il vostro più grande desiderio... l'ufficiale senza pensarci... Bernarda? La signora: ma come si permette... Vittoria.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Un giorno una contadina decide di andare al mercato a vendere una gallina, pensava al ricavato e quel che avrebbe comperato. Incontra un giovanotto che le viene incontro, il giovane la guarda, lei lo guarda, ma non pensa che il desiderio dell'uomo era comperare il bipede, si avvicina alla contadina e le chiede con gentilezza: signora, me la darebbe? A quanto? Alla contadina non parve vera quell'allettante proposta, rispose: puro aggratisse mio bel giovinotto, ma chi me regge la caglina?