Scritta da: Gianluca Cristadoro
in Umorismo (Giochi di parole)
Tu e il tuo specchio riflettete, l'uno di fronte all'altro.
Composta sabato 25 marzo 2017
Tu e il tuo specchio riflettete, l'uno di fronte all'altro.
Quesiti esistenziali
1. Sì può passare dallo scoramento più profondo all'immotivata esaltazione in seguito ad eventi del tutto fortuiti?
2. Si può essere logici e irrazionali al contempo?
3. Si può risultare simpatici e insopportabili alle medesime persone?
4. Si può simulare di star bene e finire con lo star bene veramente a forza di pratica?
5. Si può scrivere all'impazzata senza avere niente di importante da dire ma soprattutto senza volerlo fare?
6. Si può rimanere mentalmente integri dopo aver sciorinato fandonie d'ogni specie in ogni dove e ad ogni piè sospinto?
7. Si possono smuovere le montagne con il solo pensiero e senza bisogno di parole?
8. Si possono scrivere sonetti così pesanti da leggere da trasformarsi in sonchili?
9. c'è ancora sulla faccia della terra qualcuno che abbia capito dove sono gli occhi e le orecchie?
10. Perché il signore seduto accanto a me sul treno mi sta guardando strano?
Chi fosse in grado di rispondere a ciascuno dei dieci quesiti avrà in regalo altre 10 domande dello stesso tenore e pregnante significato.
Vortice di assonanze
c'è chi si chiama Rodenza e chi è nato a Fidenza e c'è chi del nome vorrebbe esser senza.
C'è chi è nata a Magonza e ha il magone perché non è mai stata a Monza ma non per questo si ritiene una str... ana persona.
È che lì temeva di essere "circuita".
C'è chi a Mentone e Mentana, col mento e con la mente, mente sapendo di menta... stranamente.
C'è un tale di Ajaccio che dorme all'addiaccio, ma non tutta la notte... Bonaparte.
C'è chi, con sua mera soddisfazione, lavora da una vita in una segheria perché non ha trovato di meglio da fare.
C'è un guardiano di porci che apostrofa scrofe e scrive strofe senz'apostrofi.
C'è chi mangia nespole con ai piedi le ciaspole e chi a s (q)cuola c'è stato una volta... una volta sola.
C'è chi si avvita affidandosi alla vite e c'è poi un novantenne seduto su una panchina. Pensa alla vita che sarà e a quella che era prima.
Se avere rigore significa essere precisi, allora almeno un goal è assicurato.
Dentro la teca la capra è cheta,
dietro la teca la capra prega.
Che sul Tanaro esultano e insultano il Sultano di Trisulti risulta.
Veni.
Vidi.
Risi!
Francois Truffaut, ma pare che ora si sia pentito.
All'era di Erodoto era a Rodi un roditore erudito!
Tuo nonno nuotò e tuonò: "Tu no!"