Il tuo discorso è profondo, Impenitente.
Se capisco bene, le leggi divine hanno valore morale e chi le contraddice è un immorale e non un peccatore. Quindi non può redimersi con la penitenza. Mentre chi commette reato, è libero dopo aver scontato.
Sono profondamente rammaricato dover deludere le vostre aspettative ma temo di non poter apportare alcun contributo utile al tema qui svolto. Infatti può incorrere in peccato solo chi riconosce, oltre all'eventuale valore morale, anche un potere sanzionatorio a quelle leggi considerate di origine divina. Io, pur essendo disponibile a valutare positivamente il significato morale di alcune leggi cosiddette divine, preferisco di gran lunga assecondare le Leggi dell'Uomo: le quali, in verità, non sempre esprimono giustizia ed equità ma se non altro possono essere messe in discussione nell'ottica di un dibattito aperto, civile e costruttivo.
Da quanto detto ne scaturisce che non ho mai commesso peccati. Tutt'al più mi si possono contestare reati.
Suor Crocefissa mi ha sempre spiegato che non c'e' niente di meglio che l'indulgenza, ma anche le infiltrazioni fanno bene, e per finire tre Ave, Pater e Gloria!
Secondo me, Impenitente ne sa molto, speriamo tenga una conferenza sull'argomento, uno di questi giorni!
Come fai a distinguere i tuoi peccati, io noto solo quelli degli altri.
Quali sono i venali, quali i muscolari., è meglio l'endovena o l'entramuscolare, per alleviare i peccati.
Suor Crocefissa, sicuramente ti ha insegnato la differenziata.
In materia Impenitente dovrebbe essere ferrato, visto l'Avatar!
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