Festival di Sanremo 2036. Pippo Baudo, sorretto da quattro valletti, raggiunge il centro del primo palco, i capelli del conduttore sono di un arancione fosforescente. Sul secondo palco viene trasportato con delle carrucole Maurizio Costanzo, che si rivolge ad uno del pubblico che gli chiede di alzare la voce. "Non sente? Segua il labiale!" Risponde Costanzo. Le luci sono abbaglianti, i cantanti in gara sembrano frastornati. Entra Pupo, che ha appena pubblicato un cofanetto di 13 CD di soli inediti. Pippo Baudo ha un mancamento, mentre Costanzo crolla su uno dei gradini.
"Non mollare Pippo, ricordati che siamo noi la televisione..." ansima Costanzo, mentre Pupo comincia a cantare con un filo di voce. Vittorio Sgarbi sta intanto inveendo contro il pubblico. L'ex critico d'arte, ora cabarettista in un locale di infimo ordine nell'entroterra lucano, ma richiamato recentemente in televisione da Barbara D'Urso, si lamenta per non essere stato accolto con un'ovazione e si passa la mano sui sei capelli bianchi che gli sono rimasti. Pupo finisce di cantare poi sviene.
La trasmissione viene interrotta. Va in onda un vecchio filmato dei Doors che eseguono "The End".
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