Max Pezzali si trovava in un bar quando una stazione radio ha trasmesso il suo ultimo brano. Diversi clienti sono usciti immediatamente dal locale, e altri hanno protestato vivacemente con il proprietario, intimandogli di spegnere l'apparecchio.
"Le mie composizioni sono avanti di almeno cinquant'anni, molte persone non sono ancora pronte", ha commentato tra sé e sé Max Pezzali.
Lei mi chiede come potrei definirmi? Direi un incrocio tra Laurence Olivier e Humphrey Bogart. Scusi, ma perché sta sogghignando?
Sono entrato nel mondo dello spettacolo seguendo i consigli del mio psicanalista: "Devi far parte di quell'ambiente, là forse troverai qualcuno che non ti sia superiore intellettualmente e culturalmente".
Mi sarebbe piaciuto duettare con Stevie Wonder, ma riascoltando i suoi dischi ho capito che siamo molto diversi. La sua maniera di intonare risulta troppo strana alle mie orecchie.
"Da certe decisioni si intuisce come il cinema americano sia in crisi. Un noto regista girerà un film sulla vita di Orson Welles, e quell'incompetente sceglierà un attore diverso dal sottoscritto. Roba da pazzi!".
Chuck Norris.
"Non posso accettare il fatto che dopo morto mi toccherà ancora di incontrare una moltitudine di essere inferiori come questo inetto!", così disse Vittorio Sgarbi dopo aver fracassato la macchina fotografica a un inviato di una rete televisiva, reo di aver ripreso il suo profilo peggiore.
Dei bambini stavano giocando a pallone sotto la casa del ministro Bondi, quando questi ha aperto la finestra e ha iniziato a declamare una sua poesia. I bambini sono fuggiti gridando e coprendosi le orecchie.
Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta è stato sorpreso mentre inveiva contro due pensionati ultranovantenni, che se ne stavano comodamente seduti su una panchina. "Oziosi parassiti!", così si è espresso nei loro confronti il ministro.
Durante un'intervista, il ministro Ignazio La Russa ha confessato di essersi sempre ritenuto un predestinato: "Dalla prima volta che mi sono guardato allo specchio ho capito che il diavolo sarebbe stato con me".
Ad un'intervistatrice che le aveva chiesto di raccontare un episodio significativo per la sua crescita culturale, Barbara d'Urso parlò di quella volta che lesse un volumetto di "Tiramolla" con l'ausilio di una guida filologico-linguistica.