Agatina Sonaggere

"GRAZIE"...!

...e io che temevo d'essere rimandata a Settembre...!

Francesco...!(*****)

Quando spegnamo la nostra mente...
cominciamo a Sentire più che a Pensare.
Possiamo immaginare che sarebbe meraviglioso...
ebbene lo sarebbe.
Ma la maggior parte di noi
ha represso le sue sensazioni
fin da quando era un bambino.
I nostri genitori, o chi ci ha affiancato...
nella vita e la cultura in generale...
ci hanno detto cosa pensare e sentire...
così abbiamo spento
la nostra autentica voce delle sensazioni...
il nostro cuore...e abbiamo represso e negato
le nostre vere sensazioni.
In qualche modo non erano “giuste”
o “accettate” da coloro che erano intorno a noi.

La nostra mente è un bambino impaurito...
il nostro cuore è un anziano saggio ed affettuoso.
Il nostro cuore racconta la verità della nostra anima.
Allora seguiamo la voce della nostra anima/cuore,
che parla con lo Spirito ed è guidata nell’Amore.

Rossella...!(*****)
Un solo granello di feci di topo...
Può rovinare un'intera padella di riso!

Pino: Mi hai schiacciato Leopardi...
Il Mio 3° Dio
Vogliamo perlare del suo pessimismo???

Il pessimismo di Giacomo Leopardi
non costituisce un vero e proprio sistema filosofico,
sebbene nasca da una continua e coerente meditazione del poeta.
C'è un periodo in cui Leopardi tace come poeta
portando alle ultime conseguenze il suo pessimismo,
lo sistema in un ordine che gli sembra definitivo.
L'infelicità umana non è frutto di situazioni particolari
e non nasce neppure da particolari situazioni storiche,
dal prevalere della ragione sulla fantasia
per effetto dell'avanzare della civiltà,
dalla nascita della società che, con le sue necessarie regole,
limita la libertà e la spontaneità individuale.
L'infelicità è invece una legge di natura,
alla quale nessun essere può sottrarsi.
L'uomo cerca la sua felicità ma la natura
non ha come fine la felicità degli individui:
essa tende solamente alla propria conservazione.
La vita non è che un più o meno lento morire,
un'inutile miseria. Da queste premesse deriva il tedio,
la grande malattia spirituale dei romantici di cui Leopardi
è il rappresentante italiano più alto:
cioè il senso che fare o non fare, sperare o disperare
sono ugualmente inutili e vani.

E Aggingo:
La natura è una sfera infinita
il cui centro è ovunque
e la circonferenza in nessun luogo.

Meditate Gente...Meditate...!

L'amore e come un  giro su una  ruota panoramica...
inizi il giro...e si arriva in cima...piano... piano...
Poi si scende... e in un istante è tutto finito...
Si risale...inizia il giro... arriviamo in alto...sempre più sù...
Ma la ruota si blocca...
Si blocca in un Mondo tutto Nuovo...
E siamo soli...io e l'umo della Luna...
NÒ...
Non permetteremo a nessuno di  sbloccare quella Ruota...
Nessuno dovrà svegliarci dal quel Meraviglioso Sogno...
Sarebbe bello...o Uomo della Luna...con te...
Vivere in Eterno...lassù...in cima alle case...alla natura...
Ma soprattutto...
In Cima al Nostro Amore...

Ma l'uomo della Luna...Dov'è...?
Ancora non c'è...!

Gaetano: Ogni volta che mi ritrovo davanti allo specchio
Vedo sempre “Dio”
ed ogni volta gli dico:
Fatti da parte, voglio vedere chi sono io!!!