Quando diciamo a qualcuno di farci la carità di star zitto o di non preoccuparsi, per carità, ormai intendiamo soltanto enfatizzare una nostra richiesta.
E d’altra parte, il profondo senso di solidarietà della carità cristiana delle origini non può essere ridotto al semplice gesto di fare la carità, dando un’elemosina di pochi spiccioli a un povero che chiede la carità.
Il nostro tempo assiste però anche a una ripresa di coscienza del valore di carità come volontà fattiva di mettere a disposizione di chi è a disagio non solo i beni, ma il tempo e le energie in una scelta di amore e condivisione.
È una scelta fondata non soltanto sul cuore ma anche sull’intelligenza, quella di condividere ciò che abbiamo, di venire incontro agli altri ed aiutarli. Non solo la povertà materiale, ma anche la malattia, l’handicap e persino la vecchiaia possono essere fonti di malessere, di disagio o sofferenza.
Sostenere tutte queste persone è senz’altro una forma di carità ma è anche uno stare insieme in cui si può condividere, scambiare amore, esperienze, energia, rigenerando quel grande capitale comune che è la vita stessa.
Si legge dal Vangelo:
"Quando fai la carità non sappia la sinistra ciò che fai con la tua destra."
14 anni e 6 mesi fa
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C'è l'imperfezione che puó
rendere tipi di persone
"MAGICHE UNICHE"
Le nostre imperfezioni sono ció
che ci fanno essere il riflesso
pií bello della perfezione!!!
14 anni e 6 mesi fa
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Bea: Ho letto poco fa su Google
che "TROPEA"è la seconda spiaggia piú bella del "MONDO" non l'ho mai dubitato!!!
Ci sono stata, con mia nonna, ma ero piccolina...
14 anni e 5 mesi fa
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Purtroppo questa è l'arroganza
di chi si crede d'essere nel giusto.
Io credo che l'essenziale sia
saper guardare ed ascoltare
attentamente senza farsi rinchiudere
in visioni ideologiche con
l'arroganza di chi, avendo il potere,
pensa di poterci manovrare...
14 anni e 6 mesi fa
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E d’altra parte, il profondo senso di solidarietà della carità cristiana delle origini non può essere ridotto al semplice gesto di fare la carità, dando un’elemosina di pochi spiccioli a un povero che chiede la carità.
Il nostro tempo assiste però anche a una ripresa di coscienza del valore di carità come volontà fattiva di mettere a disposizione di chi è a disagio non solo i beni, ma il tempo e le energie in una scelta di amore e condivisione.
È una scelta fondata non soltanto sul cuore ma anche sull’intelligenza, quella di condividere ciò che abbiamo, di venire incontro agli altri ed aiutarli. Non solo la povertà materiale, ma anche la malattia, l’handicap e persino la vecchiaia possono essere fonti di malessere, di disagio o sofferenza.
Sostenere tutte queste persone è senz’altro una forma di carità ma è anche uno stare insieme in cui si può condividere, scambiare amore, esperienze, energia, rigenerando quel grande capitale comune che è la vita stessa.
Si legge dal Vangelo:
"Quando fai la carità non sappia la sinistra ciò che fai con la tua destra."
Ora le "BACCARA" le compro io per lui...
Che tipo di imperfezione intendi...?
C'è l'imperfezione che puó
rendere tipi di persone
"MAGICHE UNICHE"
Le nostre imperfezioni sono ció
che ci fanno essere il riflesso
pií bello della perfezione!!!
che "TROPEA"è la seconda spiaggia piú bella del "MONDO" non l'ho mai dubitato!!!
Ci sono stata, con mia nonna, ma ero piccolina...
di chi si crede d'essere nel giusto.
Io credo che l'essenziale sia
saper guardare ed ascoltare
attentamente senza farsi rinchiudere
in visioni ideologiche con
l'arroganza di chi, avendo il potere,
pensa di poterci manovrare...