Agatina Sonaggere

Nella frase "La nostra concezione di Dio deriva dall'antico..." di Bertrand Russell
Penso che tutte le grandi religioni del mondo: buddismo, induismo, cristianesimo, islamismo e comunismo, siano, a un tempo, fa*lse e dan*nose. A rigor di logica, poiché contrastano fra loro, non più di una dovrebbe essere quella vera. Con pochissime eccezioni, la religione che l'uomo accetta è la stessa professata dalla comunità dove vive, sicché è l'influenza dell'ambiente che lo spinge ad accettarla.
Trovo strano si possa pensare che una divinità onnipotente, onnisciente e benevola abbia preparato il mondo, da nebulose senza vita, in tanti milioni di anni, per poi ritenersi soddisfatta dall'apparizione finale di Hitler, Stalin e dalla bo*mba H.
Una cosa è chiedersi se una religione è vera, altra se è utile. Io sono fermamente convinto che le religioni, come sono dan*nose, così sono false.
L'educazione dovrebbe mirare alla libertà della mente dei giovani, e non al suo imprigionamento in una rigida armatura di dogmi destinati a proteggerla, nella vita, contro i per*icoli dell'evidenza imparziale. Il mondo necessita di menti e di cuori aperti, non di rigidi sistemi, vecchi o nuovi che siano.
Nel mondo non regna certamente la giustizia e questo, anziché a favore, è un argomento contro l'esistenza di Dio. Gli argomenti speculativi non spingono gli uomini a credere in un Dio: molti vi credono perché non sanno liberarsi degli insegnamenti appresi nell'infanzia. Nell'uomo c'è il desiderio di credere in Dio per bisogno di sicurezza e di protezione.
La storia ci presenta persone ben più sagge di Cristo; citerò soltanto Buddha e Socrate, che, sotto questo aspetto, mi appaiono molto superiori.
In ogni tempo si è manifestata una ferma opposizione da parte delle Chiese contro ogni forma di progresso in campo morale e umanitario: dalla riforma delle leggi penali ai tentativi di evitare le gu*erre; dal miglior trattamento delle razze di colore all'abo*lizione della schi*avitù. Il cristianesimo, così com'è organizzato, è stato ed è tuttora il più grande nem*ico del progresso morale nel mondo.
Con l'aiuto della scienza e del nostro cuore, impareremo a non cercare aiuti immaginari, a non inventare alleati in cielo, ma piuttosto a valerci delle nostre forze per rendere questo mondo più piacevole e diverso da quello che è diventato, in questi secoli, sotto l'influsso delle Chiese.
Il mio concetto di religione è simile a quello di Lucrezio: la considero una specie di ma*latt*ia, frutto della pa*ura e fonte di indicibile sof*ferenza per l'umanità.
Il cristiano moderno è divenuto certamente più tollerante, ma non per merito del cristianesimo. Questo addolcimento del costume è dovuto a generazioni di liberi pensatori, che dal Rinascimento a oggi hanno provocato, nei cristiani, un senso di sana verg*ogna per molti dei loro tradizionali pre*giudizi.
È divertente udire il cristiano odierno esaltare la dolcezza e la ragionevolezza della sua religione, ign*orando che questa dolcezza e questa ragionevolezza sono dovute all’insegnamento di uomini, un tempo per*se*guitati dai cristiani.
La religione impedisce ai nostri figli di ricevere un'educazione razionale; la religione ci impedisce di rimuovere le cause fondamentali delle gu*erre; la religione ci impedisce di insegnare l'etica della collaborazione scientifica in luogo delle vecchie, aber*ranti dottrine di colpa e cast*igo. Forse l'umanità è alla soglia di un periodo aureo; ma per poterla oltrepassare sarà prima necessario truci*dare il drago di guardia alla porta: questo drago è la religione.
La nostra concezione di Dio deriva dall’antico dispotismo orientale, ed è una concezione indegna di uomini liberi. Non ha rispetto di sé stesso chi si dis*prezza e si definisce mis*erabile pec*catore.
Credo che quando mo*rirò il mio corpo si deco*mporrà, e nulla del mio io sopravvivrà. Non sono giovane, e amo la vita, ma disp*rezzo il terr*ore dell’annichilimento. La felicità non è meno vera solo perché finisce, e nemmeno il pensiero e l’amore perdono valore perché non sono eterni.

-- Bertrand Russell --
13 anni e 4 mesi fa
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Nella frase ""Questa è la mia storia. Alle 13,30 di..." di Giuseppe Freda
Il mondo è incomprensibile...!
Non lo capiremo mai...
e non penetreremo mai i suoi segreti...!
Dobbiamo di conseguenza prenderlo...
per quello che è...un mistero insondabile...!
Un guerriero... quindi...
considera il mondo un mistero infinito...
e le azioni degli uomini un'infinita follia...!
13 anni e 4 mesi fa
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Nella frase "Ogni persona del nostro passato, anche se non..." di Cinzia Coppola
Cinzia...!

In genere è così...
si dice che il nostro passato...
segna anche il nostro futuro...!
Siamo noi a volerlo o ad addurlo come scusa...!
Però è troppo semplice dire...
che le esperienze vissute in passato...
ci hanno segnati...ci hanno condizionato il presente...
e quindi...il futuro...!
È una scusa pure questa...una scusa che amiamo dirci...
per commiserarci e giustificarci...
di-fronte a noi stessi e di-fronte ad altri...!
Io ho la convinzione che...volendolo... il (nostro) passato...
può non influenzare il (nostro) futuro...!
E ho la convinzione che... il seppellire le brutte cose...
che tanto usiamo per giustificarci... sia il miglior modo...
per cauterizzare una volta per tutte le ferite dell'anima...!


PS Riporto una frase di Troisi...
Provo a scriverla giusta...:

"A VITA S'ADDA PIGLIA' COMM VEN"
13 anni e 4 mesi fa
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