Anna De Santis

ma grazie ..sei molto gentile io accetto molto volentieri tutti i consigli che mi vengono dati ma tu sai che la poesia è un attimo, uno stato d'animo, un emozione che viene così senza stare troppo a pensare e quindi quello che scrivo forse potrà essere messo male e non somiglia lontanamente ad una poesia ma ti confesso che io non correggo mai le bozze come non cambio facilmente le parole per me sono fotografie che rivedo con piacere anche se non sono state certamente fatte da un esperto fotografo...così come io non mi ritengo affatto una poetessa...ma c'è molto di me  in quello che provo in quei momenti ed è proprio così che mi viene...perdonami se non sono perfetta....un caro saluto

e quando stringo te non esiste niente
bellissima.....

ma grazie sono commossa dalle tue parole non mi aspettavo questi complimenti, io amo il dialetto romano come il napoletano perchè la tradizione del linguaggio parlato non si deve assolutamente dimenticare, ora c'è una riscoperta di questi idiomi perchè più pregnanti, io ti saluto caramente ed a presto risentirci.

mi fà piacere che ti sia piaciuta Grazia

CERTO NON PENSAVO DI SUSCITARE TANTO CLAMORE  FORSE MI SONO SPINTA UN Pò OLTRE MA SE LA POESIA SONO MOMENTI SEMPRE MOLTO INTIMI E STATI D'ANIMO ESISTE ANCHE LA CONPONENTE PASSIONALE CHE Fà PARTE DI NOI ....SCUSATEMI ANCORA CERCHERò DI NON INSERIRLE PIù. UN CARO SALUTO A VOI TUTTI.

sempre gentilissima...certo queste poesie non volevo certo scriverle
ma ho voluto ricordare e lasciare su carta per sempre le mie sensazioni in quei tristi momenti....mi manca da morire....

per me mio padre è stato un grande, un uomo meraviglioso e quello che ha saputo darmi non ho mai del tutto reso.....quindi ho vissuto con lui la malattia e purtroppo l'agonia durata un mese , è stato terribile è vero, ma mi ha arricchito dentro e mi ha fatto ancora una volta capire le cose importanti della vita....il vivere in ospedale così tanto tempo a contatto con gente che soffre ha reso più forti oggi le mie già profonde convinzioni , devo dire grazie ai medici ed al personale paramedico che mi ha permesso di stare ancora qualche giorno con mio papà, sempre poco ma se la sofferenza doveva cominciare a distruggere la sua serenità, preferivo si fosse addormentato così per sempre.